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Sombreno

LUNGHEZZA

4 Km

DISLIVELLO

NP

DIFFICOLTà A PIEDI

Bassa

DIFFICOLTà IN BICI

Bassa

TEMPO MEDIO

1.15 h

Descrizione

Il percorso inizia dalla Villa Pesenti Agliardi e termina di nuovo qui. Sarà quindi possibile lasciare l’auto in prossimità dell’ingresso della Villa per poi ritornare al termine del viaggio.
Prima di incamminarsi lungo la scaletta che sale al santuario di Sombreno, consiglio di fermarsi ad osservare la villa dalla cancellata che si apre sui giardini di Villa Pesenti-Agliardi: questo edificio fu progettato da Leopoldo Pollack, autore poi a Bergamo del Teatro Sociale, per Pietro Agliardi nel 1798. La villa è realizzata in stile neoclassico e abbraccia le nuove teorie illuministe che arrivano dalla Francia Napoleonica. Fu pensata per accogliere incontri tra esponenenti della politica illuminsta dell’epoca, dilettandoli con giochi d’acqua, frutti della campagna, bellezze naturalistiche.
Motti illuministi e statue neoclassiche decorano la facciata, mentre un gigantesco parco con alberi secolari, rimaneggiato nel tempo in chiave romantica, abbraccia l’intera struttura, ospitando un tempietto, un obelisco e una fontana.
Di fronte alla cancellata, una struttura ad archi racchiude l’orto della Villa.
Lasciata questa bellezza neoclassica, si può partire per il percorso che si sviluppa lungo le scalette ciottolate che conducono al santuario di Sombreno. Il sentiero inizia sul retro della villa, di fianco al parcheggio: lungo il tracciato si incontrano le cappellette della Via Crucis, mentre la vista spazia per i territori di paladina e oltre le mura della Villa Pesenti-Agliardi.
Superata una vecchia torre d’avvistamento che ora ospita una cappelletta dopo pochi minuti si giungerà al piazzale che accoglie l’ultimo tratto di salita verso il santuario di Sombreno: varcata la cancellata si apre la terrazza che offre una vista panoramica sui territori circostanti, sul corso del fiume Brembo, sulla piana di Lemine, sulla Roncola e il Monte Linzone.
A questo punto la sosta è d’obbligo all’interno delle due chiese accostate, ovvero la piccola chiesa dedicata alla Madonna Addolorata e il volume più ampio dedicato alla Natività di Maria. Luoghi di devozione popolare da sempre, sono stati realizzati nel corso del ‘400. All’interno della chiesa della Natività è imperdibile l’altare in marmi policromi di angelo sala, l’organo del Serassi e la famosa costola di mammuth (in verità è accertato recentemente che sia di un cetaceo) appesa al soffitto della chiesa.
Lasciata la chiesa e la vista panoramica si riprende il viaggio ritornando al piazzale del santuario dove un sentiero segnato con il numero 711 conduce nei boschi della collina di Sombreno.
Il percorso scende lungo la collina fino a giungere ad un bivio che permette tenendo la sinistra di percorrere l’ultimo tratto nei boschi che conduce al santuario della Madonna della Castagna. Qui consiglio di sostare per ammirare un altro luogo molto amato dai bergamaschi, noto per la conosciutissima festa estiva e da sempre anch’esso luogo di devozione popolare.
La tradizione vuole che la madonna sia apparsa nel trecento ad un contadino e abbia espresso il desiderio di avere un luogo a lei dedicato tra i campi dei colli bergamaschi.
La chiesa, per la maggior parte spoglia dei suoi arredi, conserva diversi ricordi dei voti fatti alla Vergine, sotto forma di grazie ricevute.
L’ultimo tratto del viaggio segue la pista ciclabile che dal viale del santuario, proseguendo sulla destra, conduce nuovamente alla Villa Pesenti-Agliardi, attraversando il piccolo borgo storico di Sombreno.

Autore
Luca Cordoni

Modalità di percorrenza
Camminata, corsa

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